La mobilizzazione del sistema nervoso o neurodinamica è una tecnica fondata sulla conoscenza approfondita del sistema nervoso centrale e periferico (midollo spinale, meningi, nervo periferico, tessuto connettivo neurale) e sui meccanismi che determinano una sensazione dolorosa.
Questa metodologia si inserisce all’interno del normale iter riabilitativo aggiungendo ulteriori punti di vista e possibilità di trattamento.
Nello specifico, questa tecnica permette di:
discriminare le cause sintomatiche di natura meccanico/infiammatoria da quelle di origine neurogena ed agisce specificatamente sul tessuto nervoso o sulle  strutture contigue.
Trattare il dolore cronico o l’ipersensibilita centrale che può permanere anche a distanza dalla lesione.
La neurodinamica utilizza movimenti selettivi, specifiche posture, trattamenti manuali sul decorso del nervo che permettono di trattare il sistema nervoso (in particolare la componente periferica) e le strutture circostanti.
A livello pratico sfruttiamo i concetti di Tensioner (messa in tensione), slider (scorrimento) e interfaccia (parti anatomiche) per ottenere a seconda della valutazione i seguenti risultati:
Detensione-rilassamento del nervo (molto importante nei casi di dolore cronico).
Miglioramento degli scambi metabolici del sistema nervoso periferico.
“Sbrigliamento” del tessuto nervoso nei casi di conflitto con differenti interfacce. 
Miglioramento delle capacita elastiche del tessuto nervoso.
Puo essere utilizzata per il trattamento di sindromi comuni quali fasciti plantari, gomito del tennista, radicolopatie, sindrome del tunnel carpale e dolore vertebrale.

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